mercoledì 21 luglio 2010

Paranoia




La notte già dovrebbe esser discesa
e sotto quest’occhi che in me si fan strada,
un tedioso suono in me fa presa
il mio pensiero ossessiona, ovunque io vada.


Stelle che paion mille candele
lumini per il signor della notte,
preghiere silenti d’un devoto fedele
filastrocche vecchie e rotte.


È questo gracile latrato
sembra quasi un’esil vocina,
che il vento a me a trasportato,
par un bimbo, o una bambina.


Ove la luce è sempre più fioca
e dell’incubi la voce sento,
v’è un’altalena che sola gioca
quieto e stridente è il momento.


Poeti e fanciulle s’udivan cantare
raggianti sinfonie senza pianti,
ma ora persin le stagioni stan per appassire
cuori freddi ed infranti.


La notte su me apparse
greve e senza gioia,
di scriver dovrei smetter, forse
solo fredda e scura paranoia.



giovedì 15 luglio 2010

Cenere



Sarà la neve
Che sulla porta verrà a bussare,
il gelo che l’anima mia invaderà,
ed d’un prematuro tramonto
il cuor mio protagonista diverrà.

Tempo che timore diverrà,
e lo scettro del discordioso portatore
al mio volto mostrerà,
e l’angoscia dentro me per l’intera
mia esistenza vivrà.

Paura, la bianca signora
alle porte del mio cuor a bussar verrà,
prima che l’ultimo ti amo
a te potrò sussurrar…

e cenere il feretro mio
ritornato sarà.

martedì 13 luglio 2010

Melodia d'Addio

Sono delle piccole orme,
piccole impronte che in riva al mar tu lasci,
leggere, fragili.

Sono colorate ali,
gialle, rosse, blu,
che codesto specchio d'acqua ammira,
fuggevoli come questo leggero vento,
come la tua dolce voce,
come l'ultimo petalo,
di questa mortal rosa...

Ed è per quest'ultimo istante,
per l'ultimo "tic tac" di questo tempo,
così crudele, così avverso,
e fu ora che...
l’ultimo tuo baglior di vita
nell'occhi tuoi io…vidi.

E fu di concentriche corone,
che l'acqua le colorate ali...
adornava.

Amore&Odio

d'anima io son fatto,
d'aria, di semplici pensieri,
ch'essi siano amore, odio...
ch'essi siano benevoli o malvagi,
che l'amor ci comandi,
che l'odio ci uccida,
l'amor che io per te ho nell'immenso sconfina,
l'odio che a te porgo nell'oblio s'annida...
nè una lacrima,
nè un sorriso,
solo odio...
solo amore...
amor mio t'amo,
amor mio t'odio,
quel che noi chiamiamo amore,
porta all'odio...
quel che noi chiamiamo odio,
all'amor porta...

Ma l'irrefrenabile passione controllar io non posso,
in balia d'essa mi lascio,
fra le braccia d'essa io giacio,
in codesta unione d'odio e amore,
senza te viver non posso,
senza te viver vorrei,
senza amore ora qui non sarei,
senza odiar, ora te non amerei...

sol amore...
sol odio...

Il riflesso del Silenzio

Algide le tenebre,
quieto il silenzio
malinconico pensiero…

Distanze incolmabili,
lunghe e tediose cantilene,
giovani e vecchi lamenti,
ed uno specchio ove solo mi rifeltto…

Patto che con te tempo fa feci,
cercar di fuggire oramai,
oramai più non posso,
rilegato alla stretta morsa,
sottili aghi che le membra penetrano,
ed il tuo cappio attorno al mio collo
sempre più stretto è…

Ma nel silenzio rimarrò,
lenti e flebili pensieri,
maestro di note,
maestro d’arte,
la maledizione del sottil percepire,
ma silenzio a breve calerà…

Non rimane che osservar la pioggia cadere sui petali,
su questa rosa che lenta appassisce,
ricordi di euforiche risate,
ricordi di poesie,
sensazioni,
emozioni,
parole…
oramai dimenticate.

Ed è nel silenzio che tutto ciò cominciò,
ed è nel silenzio che tutto ciò terminerà…

L'ombra della pioggia

Giungerà il momento,
in cui neppur forza per sorridere più avrò,
sarà sulla gelida pietra
ove la mia vita seduta giace,
sarà sulla nuda roccia
ove la pioggia cade,
ove l’unione fa libertà a prigionia,
morte e vita, avviene,
che la mia fine attenderò.

Persin il mondo attorno a me
Sembra morir con me,
vorrei poter dir che così non è,
vorrei poter sorrider
quando son le tenebre a stringermi la mano,
ma non basta un po’ d’amabil dolcezza
ad eliminar i mortal resti che entro me
vivon.

Non son cent’anni quelli che viver voglio,
non son versi ciò che di me vorrò far,
sol un istante,
ma esser come la pioggia
che attorno a me scivola…
libera.

Silenzio, Respira, Ascolta, Osserva.

Come ombra nel mio cuor tu, cammini,
angel che in me discordia diffondi
perchè me hai scelto per il male elogiar?
Son neri estati, son profondi inverni
e perenni omber che i canelli dell'anima han varcato,
v'è qualocsa che nell'aria risuona,
son versi, son canti
è la preghiera d'una madre affranta,
amare son le lacrime,
algidi e grigi i birividi...

Storie mai narrate, vite mai conosciute,
non v'è male, non v'è bene che qui vi regni,
maledetti e dannati
persin la bianca speranza i neri feretri ha lasciato...

Son sfioriti gli animi,
spenti gli occhi,
senz'espressioni i volti...

Addio, è con l'angeli che ora andrò,
ma per voi tornerò...
Nell'incubi vostri rivivrò,
e a te che questi tetri versi tu leggi,
l'angoscia della morte sentir farò,
shhh...silenzio...
respira...ascolta...osserva...
fianco a te,
io son.