Il Mercante d'Anime





Dal silenzio io giungo,
ed il silenzio dietro a me, io lascio.

Nome non ha da dove io vengo,
sbiaditi ricordi di quella lontana terra
son l'unica cosa che con me porto,
scure figure,
spogli son gli alberi,
rami, neri ed antichi,
paion braccia d'affamati uomini,
v'è la nebbia a celar il futuro,
v'è il silenzio a cullar l'anime.

Vi son leggende su ciò che per me è casa,
anime singhiozzar si senton
portate dal cantilenante gracchiar d'uccelli sinistri,
paion neri corvi
son angeli che dall'ade sin qui son giunti,
e di Caronte fan le veci...

Tu viandante che sete nutri
è da me ch'essa soddisfar potrai,
mirate piccoli fanciulli, 
son il mago, son il comico
che felicità in voi diffonde,
non v'è trucco, non v'è inganno,
ai vostri occhi creder dovrete,
l'attenzione che voi mi porgete,
è ciò con cui mi ripagherete,
giungete, osservate,
ed il mio nome con l'acclamar finirete...

Son le mie di parole,
son i miei di racconti,
fiabeschi i versi d'angeliche principesse
non v'è finzione,
voi che ascoltate, credete a quel che sentite,
e quel che immaginate seguir dovrete...
perchè per la realtà pronti non siete.

Nell'inferi dell'abbandono
che i vostri corpi vedrete,
neppur ai vostri occhi più crederete,
e miei cari, non è danare cio con cui mi ripagherete...

Li sentite? Freddi e neri
i fili che sull'anima vostra ho cucito,
con paura la vostra parola ho siggillato,
ed il cuor d'angoscia ho colmato,
l'ossa in voi spezzar avvertirete,
è la morte quel gelido pensiero che in voi percepite...

Con le vostre mani la fossa scavar dovrete, 
e per la lugubre neve che i vostri corpi raggelar sentirete,
sottosopra il mondo tutti voi osserverete,
mentre la nuda terra i vostri corpi cancellerà...

Per un'ultima volta, me,
l'uomo che volto non porta, guardate...
nella mia storia siete finiti,
nei miei versi intrappolati siete...

Son il mercante che il sorriso v'ha portato,
son colui che della vostra anima
per l'eternità v'ha...
privato.